Un pugno di versi, a mo' di filastrocca, dedicati alle cinque frazioni di Vecchiano
Se Filix ti vollero chiamare
è grazie
al verde in cui sei nato
immerso tra cipressi, felci e olivi,
che fan da cornice al tempo andato.
Nella chiesa del nostro San Maurizio
c'è un bel miracoloso
Crocifisso
che in piena peste manzoniana,
fu
portato in solenne processione:
cadde una pioggia salvatrice,
che
fermò del mal la diffusione.
Si animò subito il paese
le
genti festa voller fare:
e con riso, zucchero e farina,
dolci frittelle presero a impastare.
Tutt'oggi, la seconda domenica di
Marzo,
si spiega per le vie la processione
per ricordar il miracolo che avvenne
e scambiarsi ancor gioia e frittelle.
Cammini per il monte e puoi trovare
scendendo e risalendo quella china
una palestra di roccia naturale.
In ogni stagion dall'altipiano
le corde ondeggiano pian piano
e scendon giù come liane.
Chi per cimento, altri per diletto
in tanti vogliono provare
e sulla bella Falesia di Avane
tanti i climber intenti a
scalare.
Vecchiano delle cinque è il capoluogo
vi trovi ogni cosa può servire:
il bar, il mercato, perfino un bel teatro.
Le statue di Garibaldi e di Mazzini
raccontano di guerre e libertà,
ricordando a tutti quanti
ideali altissimi e importanti.
Sul monte un bell'anello di percorso,
– segnato da orchidee in fila indiana –
percorri scrutando il panorama.
Reperti dell'epoca del bronzo,
raccolti
e custoditi con passione
scopri nel Castello e nel torrione.
A Nodica siam dentro la campagna,
tra distese di campi coltivati
le strade conducon nella piana:
ti portan fino al lago e ai suoi
segreti.
I chiari e Punta di Casina,
di canneti e di falasco odori antichi,
i barchini che ricordan tempi andati
di caccia, pesca e notti intorno ai
fuochi
e i caduti per mano della guerra
in questi prati da sempre ricordati.
C'è Migliarino poi che corre al mare
distese immense di grandi girasole
l'airone, il falco pellegrino, il martin pescatore.
Qui il Serchio fa un gran tuffo nel mare,
formando due arenili molto belli.
Le dune, col Fratino che è protetto,
i tronchi lavorati dalle onde.
Fan tappa qui i tursiopi e le stenelle,
lasciando scie lunghe e profonde
e tanta pace in fondo al cuore.