Dagli antichi elbani al "santuario" della biodiversità fino alla Fonte del "campionissimo" Coppi
Il piccolo borgo di Rio nell'Elba racconta una storia millenaria, legata alle miniere e alla natura, che ha reso la zona abbondante di acqua. Come testimoniato dalla Sorgente dei Canali e dal Lavatoio pubblico. Il paese prende il nome dal latino rivus, che significa sorgente, ruscello ma anche filone, vena, se riferito ai minerali. La maggior parte del territorio è inserita nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e ospita uno dei migliori luoghi per la valorizzazione della biodiversità: l'Orto dei Semplici Elbano, adiacente all'Eremo di Santa Caterina d'Alessandria.
La Fonte dei Canali ancor oggi alimenta il Lavatoio pubblico, dove fino ad alcuni anni fa le donne lavavano i panni. La sorgente un tempo portava acqua a più di 20 mulini e irrigava i campi. I mulini si estendevano quasi fino al mare, formando appunto la Valle dei Mulini.
Si tratta di un percorso storico-naturalistico in cui è possibile ammirare le tracce dell'attività di un tempo, mentre il Mulino della Vipera è ancora visibile. Sul territorio ci sono numerose sorgenti e fonti, fra cui la Fonte Coppi, fuori del centro abitato. È stata intitolata a Fausto Coppi perché nell'estate del 1956, durante la sua vacanza elbana, ogni giorno, per allenarsi, passava da lì per riempire di acqua fresca la sua borraccia.
Il centro storico di Rio nell'Elba è un vero e proprio snodo di sentieri panoramici: salendo si raggiungono i monti Strega, Capannello e l'antico Castello del Volterraio, recentemente restaurato. Camminare in silenzio fino all'Eremo di Santa Caterina, osservando il panorama verso il mare e le miniere, è una delle esperienze più piacevoli. Sul promontorio fra le località di Nisporto e Nisportino si trova il casotto ottocentesco della Guardia di Sanità, un tempo sentinella di avvistamento per proteggere l'isola dalle epidemie. Ci si può avventurare sui sentieri di Rio in ogni stagione ma dalla primavera all'autunno è possibile rivolgersi alla Casa del Parco “Franco Franchini”, dove una guida del Parco Nazionale Arcipelago Toscano dà informazioni sui percorsi di trekking e propone escursioni guidate gratuite. Sia in primavera che in autunno si svolge il Festival del Camminare.
Per chi ama la mountain bike i sentieri segnalati dell'Elba Gravity Park, offrono senz'altro forti emozioni, percorrendoli si possono ammirare panorami unici che si affacciano sul mare e sulla storia dei luoghi.
Le testimonianze più antiche di un insediamento vissuto in questo versante dell'Elba arrivano dai corredi funerari della Grotta di San Giuseppe, conservati al Museo archeologico del Distretto minerario di Rio nell'Elba. Nel III Millennio a.C. questa comunità aveva un'alimentazione equilibrata composta da carne, pesce e verdure. Lavoravano il rame, le pietre e le ossa e probabilmente avevano scambi oltremare, come indicherebbero alcune punte di freccia di ossidiana, pietra vulcanica non presente all'Elba.