Un lungo cammino mi aspetta. Nel meraviglioso Parco Mediceo di Pratolino incontrerò animali fantastici, alberi che prendono vita, statue, grotte e fontane. A vegliare su di me il Gigante, maestoso e silente. Lunga, tortuosa e piena di tentazioni sarà la strada per traghettare la mia anima dal buio fino alla luce trasformando l'uomo che sono, Francesco I de' Medici, in una persona dalla coscienza risvegliata. Il mio percorso inizia a Monte Senario e alle sue fresche acque. Voglio passare quassù la notte e domattina svegliarmi prima dell'alba per partire. Che silenzio incantato: credo che farò bei sogni.
Bentornate stelle, sentinelle di luce negli angoli bui del pensiero e degli umori notturni che mi tengono sveglio. La verità è per pochi e l’esistenza un gioco capriccioso e ingannevole. Cosa mi attenderà nel Parco? Un labirinto d’alloro con un enigma, una sorpresa… al centro una pergola sorretta da otto colonne e una fontana di spugna… lì aspetterò l’incontro con la stella più brillante, la mia amata Bianca. La stella polare indicherà quello che ci siamo detti in quelle magiche notti d’estate, dove tutto sembrava vivere di una morte infinita. Dove finirà il nostro amore Bianca?
Che inutile domanda mi pongo. Inizia e finisce con te. Sorge con il tuo primo passo, declina con la tua schiena che volge verso un altro luogo. Tu sei l'amore, tu sei le domande e le risposte. Non si dovrebbe parlare ammirando il Creato, solo immergersi nell'essenza immortale delle costellazioni che indicano a chi sa capire.
Eccomi arrivato. L'andare è stato lungo ma adesso posso sentire scorrere forte l'acqua che gioca, che suona, in questo giardino di Fate in cui io sono il re. L’anima mia qui dentro troverà la dimora che dall’alba della terra ha sempre cercato. In questa collina, che collega l’amata Firenze ai monti dell’Appennino, sorge il mio parco delle meraviglie, capace di coniugare bellezza e sapienza, Cielo e Terra, Divino e Umano. Lo attraverserò da Nord a Sud partendo dalla Fonte di Giove. Ogni statua, ogni grotta saranno soste ove prendere coscienza di quanto raggiunto e ripartire per nuove esperienze. Giove mi osserva accigliato. È ora.
Il mio percorso è infine terminato. Attraverso il viale degli zampilli dove le acque ritornano per rendere grazie all'ascesa spirituale. Arrivo fino alla fontana della lavandaia, colei che lava e restituisce puliti i panni che erano sporchi, colei che lava dalle impurità. Un uomo nuovo è nato. L'anima ascesa è adesso pronta per il prossimo cammino...
"Man mano che l'uomo si innalza mediante l'azione, il pensiero e l'amore, anche il suo campo d'amore e di attività si allarga, si diffonde smisuratamente come due braccia tese all'infinito"
- T. Palamidessi