S’incammina presto lasciandosi alle spalle il bastione della sua Marti. Paolo deve recarsi nel colle opposto. Quello di Montopoli, tra qualche ora si inaugura la sua ‘personale’ nel Museo Civico. Il boccaccesco “Castello Insigne” ha riposto i dissapori dell’antica rivalità per festeggiare un incisore di fama mondiale. Paolo è emozionato, i flash della ribalta non hanno mai fatto al caso suo. Ma questa volta è il paese che lo chiama, la Torre di San Matteo che non ha mai voluto lasciare nonostante le sirene delle capitali artistiche internazionali. Ad accoglierlo trova i politici locali, tornano dal banchetto medievale organizzato nella trattoria dell’Orcio Interrato. Paolo ha preferito gestire l’ansia, non poteva pranzare. Ha optato per una breve meditazione religiosa nel santuario di San Romano. Discreto anche nello scegliere il tragitto, preferisce le vie secondarie. Si ritrova da solo nella gola sotto la Torre Giulia, proprio dove nel 1432 si svolse la Battaglia di San Romano immortalata da Paolo Uccello in tre notissime tavole. Oggi Paolo di battaglia vive la sua, quella contro la fama. Si rilassa camminando, ma la porta del Museo gli si para inaspettatamente innanzi. È arrivato.