Proseguiamo per strade interne, tra poderi, campi coltivati e grandi querce. Il bambino ascolta i rumori; indica un falco, vede tracce di cinghiali e caprioli, raccoglie aculei di istrice. Manciano è un grosso borgo, tutto in salita, dominato da una rocca maestosa. Per le vie strette avvertiamo l’afrore del vino nuovo. Nel Museo di Preistoria e Protostoria il bambino osserva, sperimenta, vuole sapere di antichi animali, frecce e lance. Dalla torre del cassero il panorama è sorprendente: il mare splende lontano come una tavolozza d’argento. Giù in fondo il castello di Marsiliana domina una campagna infinita. Assaggiamo i ciaffagnoni col pecorino e i tortelli mancianesi (tortelli maremmani, ma dal ripieno dolce). Il bambino sorride nel sonno. Per domani c’è l’imbarazzo della scelta: una rocca medievale, un villaggio neolitico, la campagna maremmana e poi il mare...