Lungo la via Laurentana tra paesaggi da sogno, arte e gusto
Percorrere l’antica Via Lauretana, che da Siena porta alla Santa Casa di Loreto nelle Marche, permette oggi di attraversare paesaggi unici al mondo e di scoprire Asciano: scrigno di tesori conosciuto da secoli come il Paese del Garbo e dell’accoglienza. Immergersi in questo mare di creta, dalle dolci colline e spumeggianti biancane, percorrerlo passo dopo passo, può curarti l’anima.
Un paesaggio, quello delle Crete Senesi, capace di
mutare continuamente: a ogni raggio di luce, stagione dopo stagione, si può
solo avere, per un attimo, l’illusione di averne catturata l’essenza, ma la sua
mutevolezza, così repentina, non ti lascia altro, nel cuore, che l’illusione di
averla afferrata solo per un istante…
Il tesoro più segreto che questa terra nasconde e
protegge per gran parte dell’anno e che regala, generosa tra ottobre e dicembre a chi vuole conoscerlo, è il prezioso Tartufo Bianco delle Crete
Senesi.
Ogni anno nell'ultimo mese dell'anno, durante il ponte dell’Immacolata,
una grande mostra mercato ne celebra ad Asciano le straordinarie qualità esaltandole con i
sapori e i contrasti offerti dai prodotti autunnali, affidando i preziosi tuberi alle mani sapienti dei migliori
chef stellati. Accanto al tartufo bianco ci sono altri prodotti di eccellenza, come
l’olio e la Pasta Asciano prodotta al 100% da grani antichi, che sfruttano tutte le qualità del territorio.
La via Lauretana è da sempre stata veicolo di idee, persone, merci. Lungo questa via sono passati da Asciano artisti importanti le cui meravigliose opere sono oggi racchiuse in gran parte nel Museo di Palazzo Corboli. Uno dei più belli tra i piccoli musei d’Italia, secondo il Daily Telegraph.
Qui si cela anche il mistero del giovane Raffaello che, secondo alcuni studiosi, sarebbe l’autore del magnifico autoritratto conservato nella Pieve di Sant'Ippolito che, al visitatore più attento, è in grado addirittura di rivelarne la firma.
Immersa in un fitto bosco di piante secolari, l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore domina un caratteristico paesaggio di calanchi e biancane tipiche del paesaggio delle Crete Senesi.
Monte Oliveto Maggiore, oltre al prezioso Chiostro con gli affreschi del Sodoma e del Signorelli, che raccontano la vita di San Benedetto, possiede anche una ricca biblioteca che comprende ben 40.000 tra volumi e pergamene, in gran parte accuratamente restaurati dai monaci. Attigua presso la biblioteca si trova la farmacia, che conserva un’importante raccolta di vasi del XVII secolo, un tempo contenenti le erbe e le spezie dalle quali ancora oggi si ricavano preparati e liquori.