Un emozionante viaggio in un paesaggio unico tra borghi e castelli circondati da arte, storia e gastronomia
SEI DEI Nove castelli presenti nel grande affresco del Palazzo pubblico di Siena, dipinto da Lippo Vanni per ricordare la “Battaglia di Valdichiana” del 1363, sono nel territorio di Sinalunga. Oggi i centri urbani sono un po’ cambiati, ma l’atmosfera serena che vi si respira non è molto diversa da allora: Sinalunga, Scrofiano, Farnetella, Rigomagno, L’Amorosa, Bettolle, sono ancora calati nel paesaggio circostante con dolcezza discreta.
Importanti percorsi nel territorio sinalunghese, a iniziare dalla pieve romanica di San Pietro “ad Mensulas”, che la tradizione vuole fondata dall’apostolo Pietro e che sorge sulle basi di una “Mansio” romana della via Cassia. Il convento francescano di Poggio Baldino, che conserva l’Immagine della Madonna del Rifugio, Patrona della Diocesi. Le piccole, deliziose chiese custodite dalle fattorie storiche, e poi le tante all’interno delle mura degli antichi borghi.
Le colline che sorgono sul versante senese della Valdichiana, sono caratterizzate dalla presenza di olivi, cipressi e casolari perfettamente inseriti nell’ambiente. Paesaggio emozionante con la luce del mattino e del tramonto, ma piacevolmente distensivo nell’intero arco dell'intera giornata e con qualsiasi condizione atmosferica.
Dove scorreva il fiume etrusco “Clanis” oggi c’è il Canale Maestro della Chiana, il più appariscente e interessante ricordo storico della bonifica medicea e lorenese. Ma di sicuro interesse sono anche le vecchie case coloniche (i così detti “poderi leopoldini” perché voluti da Leopoldo di Lorena e progettati da architetti di valore), le piccole chiese, i canali e le strutture della bonifica. Molti, facili e rilassanti i percorsi che si possono fare a piedi o in bicicletta tra i campi coltivati.
Il territorio offre una gastronomia di prim’ordine, con alcune eccellenze di altissimo livello: l’olio extravergine di oliva, la carne Chianina (che qui ha avuto origine) ed i salumi di maiale e Cinta Senese. Grazie alle Fattorie Storiche sono stati salvati sapori che stavano scomparendo, come l’Aglione della Valdichiana, senza il quale non avremmo i “Pici all’aglione". In chiusura, non possiamo non citare un dolce tipico della Pasqua: il Ciambellino di Rigomagno e la variante bollita di Sinalunga conosciuta come "l'incotto".