La Spagna vive ancora in queste terre, nei cognomi (i Rodriguez, gli Aragona), nella toponomastica, nel reverenziale Don; la Catalogna esiste nella tradizione familiare, nella devozione al simulacro della Madonna Nera di Monserrato - l'eremo che nel 1606 il primo governatore fece erigere in quel coacervo di rocce che tanto gli ricordava la sua terra.
Ai piedi della vallata sopra la quale spadroneggia il Santuario, le vestigia spagnole irrompono nel paesaggio con quel cottage con tanto di cappellina spersi in un agrumeto dallo stile barocco-iberico, al cui ingresso troneggiano due leoni da guardia.
A valle, dove i bastimenti si cullano dolcemente sull’acqua e marinai e pescatori riparano le barche cantando monotone e dolci canzoni (come ricorda lo storico Gregoriovius), si ergono imponenti la chiesa del Carmine e quella, più piccola, del Sacro Cuore di Maria, custode gelosa d’un passato ancor presente.