3000 anni di storia in un territorio ancora selvaggio con il calore della Geotermia e della sua gente
Dall’alto della Rocca Sillana, nel Comune di Pomarance si vede tutta la vallata. È il tramonto e il cielo si tinge di rosa. Sembra davvero di vedere l’anima della Terra dall’alto della sfera delle stelle fisse…
Segni dell’uomo e del suo rapporto millenario con la natura, dove il medioevo convive col futuro. Borghi, rocche, castelli, pievi medievali disposte lungo antiche vie di comunicazione, legate all’uso agricolo e minerario del territorio. Pomarance con l’ottocentesca Via dei Signori, dove si affacciano case museo, palazzi e teatri nati durante lo sviluppo industriale di Larderello, villaggio industriale progettato negli anni ’50 da Giovanni Michelucci, dove l’uso della geotermia è passato dall’impiego termale etrusco-romano all’odierna teoria delle energie alternative.
Non solo innovazione ma anche eccellenze della sostenibilità gastronomica. Ottimi cibi realizzati utilizzando le rinnovabili: questo è il marchio che accomuna le aziende riunite nella Comunità del cibo ad energie rinnovabili e inserite nel progetto Slow Food “Terra Madre”.
Chi si trova qui non può non essere coinvolto in un vortice di storie: Cittadini in scena ogni mese dell’anno, il teatro dell’impossibile a luglio col Festival Volterra Teatro, il teatro di comunità in settembre con lo storico Palio delle Contrade, declinato in sfida a colpi di teatro.
Un tuffo nelle acque del fiume Cecina, una passeggiata sulle “rocce verdi dei serpenti”, coi colori delle fioriture primaverili, immergersi nelle foreste, scoprire una galleria, un ponte, un fantasma di antiche miniere… sono solo alcune delle emozioni possibili nei sentieri delle Riserve Naturali dell’Alta Val di Cecina, 7000 ettari protetti che circondano Pomarance.