Se viaggiando su queste splendide e dolci colline, abbiamo l’impressione di navigare, non siamo molto lontani dalla realtà. Qui, un tempo, era davvero tutto mare. I tanti ritrovamenti di fossili ne sono la conferma e fanno di Orciano Pisano anche la località più importante delle colline Toscane dal punto di vista paleontologico. Nel 2006, nei pressi di Casa Nova, è stato rinvenuto lo scheletro di un misticete, una balena lunga dieci metri e vissuta tre milioni di anni fa. L’esemplare è conservato nel Museo di Storia Naturale (sezione di geologia e paleontologia) dell’Università degli Studi di Firenze.
La mano dell’uomo ha disegnato questo paesaggio ma l’ha fatto in maniera così garbata da sembrare assente. La campagna di Orciano Pisano è forse tra le più immortalate della Toscana, qui si tengono continuamente workshop di fotografia che attraggono amanti da tutto il mondo. Ogni stagione ha un suo perché: se in primavera domina il verde, è in estate che con l’oro delle spighe si disegna il paesaggio più significativo. La dolcezza di queste colline ha favorito anche la diffusione di un turismo più slow. Una natura che sa di pausa, fatta di passeggiate in bicicletta, a cavallo e meditazione .
Fin dal 1400 qui si fa il vino, un vino particolare che risente delle origini del terreno di tipo alluvionale, argilloso e di pianura. Se il borgo è situato a poco più di cento metri sul livello del mare, le colline non raggiungono i duecento. Così i produttori locali hanno cercato per i loro vigneti le posizioni migliori per ottenere vini di qualità.
Nel 1965, riuniti in un consorzio, i viticoltori delle colline pisane decisero di dare a uno dei vini prodotti in quest'area il nome di un centurione romano, Torpè, ricollegandosi alla tradizione storica. Tra le denominazioni di origine dedicate al vino, il comune di Orciano Pisano vanta: Costa Toscana IGT, Terre di Pisa doc e Toscana IGT.