Chi potrebbe mai pensare che le cinquecentesche mura di Lucca custodiscano miracoli, misfatti e leggende? La città ha fatto da sfondo a eventi rimasti avvolti nel mistero e che, ancora oggi, non trovano spiegazione razionale. Storie di diavoli e di Sante, intrighi e profanazioni mostrano Lucca sotto una luce magica e misteriosa. Andare oltre l’apparenza si può… basta aprire gli occhi.
Santa Zita nacque a Lucca nel 1218. Di umili origini, lavorava come domestica a Palazzo Fatinelli, di fianco la Basilica di S. Frediano. Un giorno, sul sagrato, si imbatté in un povero infreddolito e, mossa a compassione, corse a palazzo per prendere un mantello. Ma il padrone di Zita non poté accorgersene poiché un angelo attese la giovane alla stessa porta per dargliene uno nuovo. Nacque così la “Porta dell’Angelo”.
Agli inizi del 1500 la ricca famiglia Bernardini, decise di erigere un palazzo nell’omonima piazza. Durante la sua realizzazione, si narra che il diavolo convinse i Bernardini ad abbattere un’immagine sacra collocata su una struttura non in linea con quanto progettato da Nicolao Civitali. Quando gli operai iniziarono a murare lo stipite della finestra alla destra del portone d’ingresso, il diavolo volle metterci lo zampino: a memoria della profanazione, fece sì che la pietra rimanesse irrimediabilmente incurvata. A nulla servirono i numerosi interventi degli operai. La pietra tornava a incurvarsi. Ancor oggi, passando davanti al palazzo, si nota la strana posizione dello stipite.