Lucertole giganti, gnomi, piramidi e Ufo: viaggio alla scoperta della nostra Area 51
Le antiche leggende sono quelle che ci tramandano i nostri avi, fatte di credenze ataviche. A queste se ne affiancano di nuove, quelle metropolitane, e anche in Garfagnana – in cui non ci sono grandi città – vi è un luogo molto adatto al fiorire di queste ultime: si tratta del Monte Palodina, che dall’alto dei suoi 1171 metri divide le Valli della Turrite Cava e della Turrite di Gallicano, vero terrazzo naturale sulla Valle del Serchio. Il posto è da sempre frequentato da escursionisti, cercatori di funghi e cacciatori, e proprio uno di questi balzò - suo malgrado - agli onori della cronaca nel lontano 1987. Il fatto ha dell'incredibile ma ancor sono oggi in molti a ricordare G.F., il cacciatore che si trovò di fronte a un grosso essere squamoso alto più di due metri e con testa di rettile – di fronte al quale fuggì a gambe levate. La notizia fu ripresa dalla RAI e da allora il Palodina diventò una sorta di X Files. Seguirono molte indagini ma del lucertolone non rimase traccia, a testimonianza dell’accaduto non restò altro che il fucile del povero G.F., distrutto e stranamente piegato.
A riprova che questa montagna sia predestinata agli eventi soprannaturali, appena due mesi dopo la comparsa del lucertolone alcuni abitanti di Bolognana – piccola frazione di Gallicano – approfittando di una giornata di sole si addentrarono nei boschi del Monte, dove videro a una cinquantina di metri da loro alcuni esseri alti non più di 60 centimetri, intenti a raccogliere qualcosa dal sottobosco. Sentendo il rumore dei passi gli ometti – spaventati – con prontezza si sarebbero riuniti fra loro abbracciandosi in cerchio, per poi sparire rotolando lungo un pendio verso il fondo del bosco. Per quanto incredibile, la presenza degli gnomi fu in questo caso testimoniata da più di una persona.