Due percorsi magici tra Eros, Thanatos e folklore per trovare l'amore eterno e la mitica Volaschioite, accompagnati da miti, leggende e spiritualità
Partendo da Fabbriche di Vallico, accompagnati dal Profondo Verde
della Valle, si arriva a San Luigi; luogo ameno e fermo nel tempo, terreno fertile per le fole davanti al camino. Tra i fiori fanno capolino Fate e Folletti, primi esseri del mondo incantato ormai ignorato da chi ha rinunciato ai sogni. Bellissime fanciulle con abiti chiari e lunghi capelli biondi, svelano ai meno avidi i profondi segreti delle erbe e del linguaggio dei fiori racchiusi nella Buca delle Fate, mentre figure antropomorfe femminili e maschili aprono i cancelli della grotta di Castelvenere. Il sentiero prosegue verso San Pellegrinetto illuminato dalla tenue luce di due fiammelle. Sono le anime di un pastore e una pastorella, innamorati e promessi sposi ma divisi da un destino avverso che danzano abbracciati nell'eternità tenendo fede allo loro promessa. Scendendo in direzione Fornovolasco, i suoni rilassanti della natura vengono coperti dai rumori provenienti dalla Tana che Urla: sono i colpi di piccone di un minatore mitigati da un soave canto. Perdutamente innamorato di una Fata, il giovane minatore la seguì nei meandri oscuri della Tana, trovando l'amore eterno ma rinunciando per sempre alla luce. Il percorso continua verso la Chiesaccia attraverso l'antica via Lombarda. Fosche ombre oscurano il cammino; sono gli spiriti degli antichi frati che depredavano gli incauti viandanti in cerca di ristoro. Scortati dalle Fate si raggiungono le antiche Cave, dove rumori soffusi rimandano al crollo di una miniera. Costeggiando il torrente Turrite si arriva all'Eremo di Calomini, un luogo dove il delicato suono del silenzio introduce alla profonda spiritualità; l'acqua pura e limpida che sgorga dal monte ricorda l'apparizione dell'immagine della Madonna ad una pastorella. Terminato il percorso, rilassandosi cullati dalla Valle del Profondo Verde, si capisce che le strade cambiano, le stagioni si alternano, ma il vero amore è per sempre.
Dalla Grotta del Vento, seguendo la scia di fuoco del Serpente Volastro, un sentiero per viandanti dal cuore puro e impavido alla ricerca della Volaschioite, si scende verso Fornovolasco, borgo medioevale dedito alla lavorazione del ferro. Tramite la strada asfaltata si raggiunge il Boscaccio dove la via si stringe tra due pareti rocciose. La scia luminosa mostra una via lastricata; l'arcobaleno di colori dell'antica via Lombarda incanta i viandanti accompagnandoli tramite il sentiero CAI 134 alla Fortezza di Vergemoli, del XII secolo. Nella storica struttura, realizzata per buona parte con muri a secco, il Serpente si mostrerà in tutto il suo splendore scrutando nell'anima degli avventurieri; solamente i puri di cuore potranno proseguire il cammino. Dalla Fortezza si raggiunge il Canalone del Trimpello, dove il Serpente Volastro aprirà le magiche porte della sua Tana nell'antica Cava del Ferro ricoperta interamente di Volaschioite, una specie mineralogica unica al mondo.