Mia dolce amata Coreglia, che mi saluti adagiata fra le montagne. È l'alba... tutto dormono... qualche comignolo fuma... qualche latrato di cane risuona in lontananza... una lacrima solca il mio viso... è ora di partire, di cercare fortuna in America. Sopravviverò alla mancanza dei miei cari? Dei miei affetti? Chissà! Ritornerò? Quando? Porto impressa nel cuore questa ultima immagine di te ancora addormentata.
Mi sono sentito smarrito appena arrivato al porto... mi guardavo intorno e accanto a me solo volti sconosciuti... Tutti stralunati come me. Mi sono seduto sulla mia valigia di cartone con dentro pochi vestiti boni e tanti attrezzi per il mio lavoro... le mie amate statuine. Il viaggio è durato mesi.