Qui la storia è una cosa seria e la battaglia tra le truppe ghibelline di Siena e quelle guelfe fiorentine se la ricordano tutti. Sono passati più di sette secoli dalla notte tra il 16 e il 17 giugno 1269 quando Colle di Val d’Elsa fu teatro della grande battaglia. 1.400 cavalieri e 8.000 fanti provenienti da Siena contro gli 800 cavalieri e 300 fanti asserragliati dentro le mura di Colle.
Sembrava una sorte segnata ma l'abilità e il coraggio del comandante Jean Britaud de' Nangis, soprannominato Giambertoldo di Francia, fecero la differenza e alla fine di una cruenta battaglia Colle fu salva. Nel giugno 2019 quella giornata è stata ricordata con una fedele ricostruzione dell’accaduto. L’attesa, le gesta, l'eroica impresa e il crudo scontro.
Dal 1.331 questa produzione fa parte della cultura stessa della città. Prima fu produzione di vetro, poi dal ‘900 l’evoluzione con la specializzazione nella produzione del più prezioso cristallo. La differenza sostanziale tra vetro e cristallo è data dalla presenza dell'ossido di piombo che aumenta la densità del vetro e quindi l'indice di rifrazione aumentino notevolmente.
In tal modo il vetro si avvicina alle proprietà ottiche del diamante: la luce che lo colpisce viene rifratta in modo più deciso che con il vetro normale, dando quindi quell'effetto di grande brillantezza tipica del vetro al piombo. E' solo la sapiente correzione nella composizione del vetro operata da chimici specializzati in concerto con maestri vetrai che rendono il vetro al piombo chiaro, trasparente, brillante, stabile degno di essere chiamato cristallo.
Una vera e propria galleria di personaggi illustri che sono nati o hanno vissuto a Colle Val d’Elsa. Tra i più noti lo scultore e architetto Arnolfo di Cambio, che qui nacque nel 1245. Come architetto gli è attribuito a Firenze il progetto di S. Maria del Fiore (1296). Nel 1430 nacque Bartolomeo Scala
da molti definito come "l'eminenza grigia di Lorenzo il Magnifico", per il prestigio ed i meriti fu Gonfaloniere della Repubblica Fiorentina. Fu invece cartografo e ingegnere idraulico Ferdinando Morozzo che nel 1766 scrisse un autentico trattato sullo stato dell’Arno e una serie di studi di storia locale tra cui uno sulle case dei contadini di Colle Val d’Elsa. Sono nati qui anche i pittori Vittorio Meoni, Mino Maccari e lo scrittore Romano Bilenchi.